E stato l'acquisto principale di questo calciomercato estivo per la Dufour Varallo, quello di Axel Gulin, che ha sposato la causa neroverde, dopo diverse esperienze nel novarese quali Gozzano, Ro.Ce e Accademia Borgomanero. Mister Cesano, conta molto sul classe 1996, per aiutare i suoi a raggiungere la salvezza, obiettivo principale stagionale dei neroverdi, che non hanno incominciato col piede giusto, venendo eliminati in modo netto e pesante dall'Accademia Borgomanero.
-Quest'anno hai deciso di cambiare squadra, lasciando una società importante come quella dell'Accademia Borgomanero accettando la proposta della Dufour Varallo. Come mai hai preso questa decisione?
All’ inizio sembrava dovessi rimanere a Borgomanero. C’era la volontà sia mia che della società, ma per diverse ragioni loro, hanno dovuto spostare gli allenamenti al pomeriggio e io, così come altri ragazzi, lavorando non riuscivamo a presidiare agli allenamenti.
Sono molto contento della scelta che ho fatto e di essere alla Dufour Varallo, anche perché fin da subito hanno dimostrato l’interesse nei miei confronti.
-Ex squadra che tra l'altro hai subito incontrato in Coppa Italia. Se nella gara di andata ve la siete giocata, in quella di ritorno avete subito un passivo pesante. Cosa è successo?
Abbiamo sbagliato completamente atteggiamento. Non siamo scesi in campo soprattutto nel primo tempo e non ce lo possiamo assolutamente permettere. Spero che ci serva da lezione per le prossime partite.
-Che ambiente hai trovato a Varallo?
esclama ridendo Axel
A Varallo ho trovato un ambiente sano, tranquillo, dove si può giocare a calcio senza pressioni e una società seria, gestita in maniera esemplare, che nel loro piccolo non ci fa mancare mai nulla. Noi ragazzi dobbiamo solo pensare a migliorarci, dare il massimo ogni giorno e ringraziare la società per questa opportunità.
-Come tutti sanno, prima di disputare i campionati nelle nostre zone eri già famoso in virtù del programma "Calciatori Giovani Speranze". E' un fattore che ha pesato sulla tua carriera calcistica?
Famoso è un parolone -
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Sicuramente è stata un esperienza bella o brutta che sia, ma non ha assolutamente pesato a livello calcistico.
-Cosa ti aspetti da questa nuova stagione, sia dal punto di vista collettivo che individuale?
Indubbiamente siamo una squadra umile. È inutile dire che ci sono formazioni molto più attrezzate di noi. Siamo consapevoli dei nostri limiti e sappiamo che dovremmo lavorare ogni giorno duramente ed essere sempre sul pezzo se vogliamo competere in questo campionato. A livello personale non mi pongo mai dei limiti, non mi piace parlare di numeri, ma pensare solo a migliorarmi e dare il massimo sul campo giorno dopo giorno.
Gentilezza di Tuttocampo
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